Che cos’è il Massaggio thailandese?
ll massaggio thai o massaggio thailandese è una forma di massaggio originaria della Thailandia.
Secondo la leggenda, la diffusione delle tecniche di massaggio in Thailandia avvenne grazie alla codificazione operata dal medico indiano Shivago Kumar Baj, indicativamente, intorno al V secolo a.C. (avanti Cristo). Questa figura viene ancora oggi considerata in Thailandia come il padre della medicina. Tuttavia, nonostante le leggende che circolano in merito, le origini di questa forma di massaggio risultano ancora oggi poco chiare.
Il massaggio thai si caratterizza per l’esecuzioni di manipolazioni di diverso tipo, fra cui pressioni, stiramenti e allungamenti, che vengono associate a tecniche di yoga, cosiddetto passivo.
A cosa serve il Massaggio tradizionale thailandese?
Analogamente al massaggio ayurvedico, ai massaggi cinesi (come, ad esempio, il massaggio Tui Na) e ad altri tipi di massaggi orientali, l’obiettivo che il massaggio thai si prefigge non è solo quello di apportare benefici a livello fisico, ma anche a livello spirituale e mentale. Le manipolazioni, infatti, secondo quanto previsto dalla tradizione, vengono effettuate con l’intento di stimolare i canali energetici – denominati “Sen” – che percorrono il corpo di ciascun individuo. In questo modo, si dovrebbe facilitare il ripristino del corretto flusso di energia nell’organismo, la cui alterazione o il cui blocco possono essere – secondo la filosofia alla base del massaggio thai – causa di malessere e disturbi.
Dal momento che il massaggio thai si prefigge lo scopo di ristabilire i flussi energetici, al suo termine non ci si dovrebbe sentire sedati, ma al contrario, pieni di energia.
Quali sono i benefici del Massaggio tradizionale thailandese?
Secondo la tradizione e secondo la filosofia alla sua base, il massaggio thai – andando ad agire sui centri e sui canali energetici presenti nel corpo – dovrebbe apportare benefici a livello sia fisico che mentale
Il riequilibrio dei corretti flussi energetici dovrebbe infatti aiutare il massaggiato a ritrovare una condizione di benessere totale
Da un punto di vista prettamente fisico, invece, il massaggio thai dovrebbe apportare i seguenti benefici:
- Favorire l’elasticità muscolare;
- Incrementare e favorire la mobilità sia muscolare che articolare;
- Favorire la riattivazione della circolazione sanguigna (in particolare, quella venosa) e linfatica;
- Contrastare dolori articolari e muscolari;
- Aumentare la velocità di recupero dopo le prestazioni sportive, soprattutto in quegli atleti che svolgono attività aerobiche;
- Favorire l’eliminazione delle tossine accumulate nel corpo.
Infine, secondo alcuni, il massaggio thai potrebbe rivelarsi utile anche nel contrastare i disturbi del sonno e nell’alleviare eventuali tensioni emotive.
Controindicazioni del Massaggio tradizionale thailandese
Come avviene per qualsiasi altro tipo di massaggio, anche quello thailandese non deve essere praticato in alcune situazioni. Più nel dettaglio, il massaggio thai non deve essere effettuato:
- In presenza di disturbi e malattie della pelle (ad esempio, infezioni cutanee);
- In presenza di ferite, ustioni o lesioni cutanee di qualsiasi tipo;
- In individui che soffrono d’ipertensione arteriosa e/o affetti da altre patologie cardiovascolari;
- In presenza di stati infiammatori;
- In presenza di fratture;
- In persone che soffrono di ernia iatale;
- Nelle donne in gravidanza.
fonte: https://www.my-personaltrainer.it/benessere/massaggio-thai.html
Il trattamento si riceve da vestiti, con abiti comodi su di un futon a terra.
Una volta acquistato il trattamento dovrà essere usufruito entro e non oltre 2 mesi dalla data di acquisto (esempio: acquisto il 5 settembre, usufruibile entro il 5 novembre), mentre per i pacchetti da 5 o da 10 trattamenti, si prenderanno accordi personalizzati con l’operatore, sempre comunque non superiore ai 6 mesi dalla data di acquisto.